Un tarallo è per sempre. Tra le culture più evergreen della cucina Italiana, i taralli sono da sempre sinonimo di convivialità e serenità, un’occasione più che buona per gustare un aperitivo in compagnia, fare uno spuntino durante il pomeriggio o rilassarsi la sera, magari leggendo un buon libro e sorseggiando del’ottimo vino.

È chiaro che fare i taralli in casa può quindi essere davvero una buona idea: salati, dolci, con le spezie e di tutte le forme e i gusti, i taralli sanno essere combinati praticamente con tutto e gustati in mille occasioni.

Gli ingredienti della ricetta classica

Preparare i taralli in casa è facile e, soprattutto, serve davvero poco. Basta armarsi di pazienza e dei giusti ingredienti. Quelli per la ricetta classica prevedono l’utilizzo di:

  • 500 grammi di farina, meglio se 00
  • 200 ml di vino bianco e secco
  • 150 ml circa di olio extravergine di oliva
  • sale

A conti fatti basta un giro al supermercato ed il gioco è fatto. Ovviamente, in base al tipo di tarallo che si desidera, si possono poi aggiungere spezie, aromi e anche lo zucchero, anche se in quel caso la ricetta varia leggermente.

Impasto e preparazione dei taralli

Una volta sistemati gli ingredienti, la preparazione è davvero facile e piuttosto intuitiva. Si inizia infatti dall’impasto, composto principalmente da farina, olio e sale. Basta impastare insieme questi ingredienti in un apposito recipiente, almeno finché non si otterrà un composto granuloso e friabile.

A questo punto l’aggiunta del vino bianco sarà il passo successivo, continuando così ad amalgamare per 5 o 6 minuti sul piano di lavoro. Terminato l’impasto, sarà il momento di staccare a mano delle striscioline di pasta, che andranno chiuse come delle piccole ciambelle per ottenere la forma classica dei taralli.

Infornatura e cottura dei taralli

Una volta ottenute le forme dei taralli quindi, lo step della cottura passa dritto per il forno. Prima dell’asciugatura però, i taralli andrebbero leggermente sbollentati in acqua, fino a quando gli stessi non salgono a galla. La semplicità nella preparazione di questo snack tipico, poi, passa per una cottura semplice e casereccia, come quella di un caldo forno famigliare.

Una volta scolati i taralli quindi, basta disporli su una teglia e lasciarli in forno a 180° per tre quarti d’ora. In alternativa, si può anche scegliere di far eseguire la cottura ad un fornaio professionista, a pagamento, oppure comprare online i taralli già pronti.

I taralli Pugliesi

I leggendari Taralli pugliesi hanno fatto la storia di questo incredibile snack, ancora oggi uno dei grandi esponenti della cucina regionale e divenuto famoso in tutta Europa per il suo straordinario (ma semplice) gusto all’antica.

I taralli pugliesi nacquero proprio dall’esigenza, in tempi di carestia, di mettere qualcosa sotto ai denti. La prima apparizione risale al 1400, quando le famiglie in difficoltà provarono un nuovo impasto a base di farina, olio di oliva, sale e vino.

Ovviamente il risultato fu totalmente inaspettato e, da una semplice necessità, diede vita alla leggenda.

I taralli Calabresi

Diretta reinterpretazione degli originali taralli pugliesi, i taralli calabresi sono anch’essi figli di una tradizione lontanissima nel tempo, che si perde a vista d’occhio in tempi non troppo lontani dalla nascita del primo impasto pugliese.

I Taralli Calabresi partono dunque dallo stesso impasto di base, il quale viene poi impreziosito da condimenti di vario genere, aromi e spezie di ogni tipo. I taralli della Calabria possono anche essere dolci o cotti direttamente in forno, il cui impasto può essere condito anche con origano, peperoncino e altre spezie forti della Calabria.

Unica sostanziale differenza con le tradizioni del sud Italia è che in Calabria non si utilizza l’olio extravergine di oliva per l’impasto, ma lo strutto. Questo particolare ingrediente aumenta sensibilmente il profumo finale del tarallo, favorendone al contempo la friabilità.

I taralli dolci Siciliani

I taralli siciliani sono invece tutt’altra storia rispetto ai due precedenti fratelli maggiori. Il tarallo preparato in Sicilia, infatti, viene concepito come un dolce tipico, preparato soprattutto per la commemorazione dei defunti. Lo stesso Tarallo Di Racalmuto, citato da Leonardo Sciascia, è un classico dolce siciliano, il cui impasto profuma di scorza di limone.

Una reinvenzione del tarallo che, da salato, diventa dolce e riesce a conquistare la tradizione dolciaria dell’isola. Il tarallo dolce è quindi un biscotto morbido, preparato su base di farina, uova, latte e strutto. Un impasto molto diverso da quello delle altre tradizioni in effetti, visto come un vero e proprio impasto per dolci.

Glassa di zucchero e glassa di limone completano il cerchio, proponendo una completa rivisitazione con un gusto che spiazza e lascia il dolce in bocca.